L’estate 2013 ha visto una sostanziale tenuta dei pernottamenti in campeggi e villaggi turistici con valori in linea con l’anno precedente. A livello di prodotto si nota una leggera crescita del pernottamento nelle strutture “open air” nelle città d’arte mente il mare, destinazione principale per questo tipo di ospitalità, si mantiene sui livelli del 2012.

Il dato è confermato dal voto sufficiente, seppur non entusiasmante, dato dai gestori alla stagione in generale, che potremmo ipotizzare in un sei molto scarso.

Una stagione che ha visto un andamento molto difficile nel mese di giugno, caratterizzato da una situazione metereologica penalizzante per il soggiorno in queste tipologie, e un continuo miglioramento nei mesi successivi, fino ad un Agosto soddisfacente.

Nonostante il calo del turismo italiano (-2%) si è verificato un recupero di quello straniero (+3%) che ha colmato la differenza. Considerate le difficoltà della domanda nazionale e la sensibile incidenza che ha nel comparto (60% circa), il risultato ottenuto può essere considerato positivo specialmente in una ottica futura. Sorprese positive, come numero di presenze, sono venute dal turisti inglesi secondo il 6% circa degli intervistati, seguiti dai Cechi poco distanti (5,5%). Buone notizie anche dai Francesi (4% degli intervistati), Tedeschi e Polacchi (3% degli intervistati).

Tedeschi (14%) restano gli stranieri che preferiscono i campeggi toscani, seguono gli olandesi (10%) seppur in calo da alcuni anni, e gli svizzeri (8%) stabili nel 2013.

Il cambiamento delle modalità di fare vacanza, la concorrenza di nuove forme di pernottamento si sta riflettendo anche sui campeggi e villaggi turistici. Oltre il 40% dei pernottamenti avviene in strutture di proprietà della struttura, bungalow, case mobili o simili. I pernottamenti in tenda sono poco più del 12%, meno di quelli in camper (17%) e meno della metà di quelli in caravan (28%). L’andamento della stagione 2013 conferma maggiore soddisfazione per i risultati ottenuti dalle attrezzature di proprietà della struttura (5,6/10) che non dagli ospiti con attrezzatura propria (4,8/10).

La visione del mercato continua a rimanere grigia. La riduzione del mercato italiano è causata della crisi per il 70% delle imprese intervistate e non ritiene che si riprenderà nel breve termine (75%). Principalmente il prezzo è in grado di facilitare questo ritorno (53%), penalizzando però una redditività già condizionata dai mancati adeguamenti agli aumenti dei costi negli anni precedenti.

La domanda straniera invece risulta più stabile e quella che si è persa è dovuto alla concorrenza di altre destinazioni (47%). Solo una azione sulla qualità può recuperare il mercato estero secondo il 75% delle imprese intervistate.

Oltre alla crisi economica e al fattore moda i gestori dei campeggi cominciano a sentire la concorrenza di nuove forme di accoglienza dei turisti “open air”. Le “aree di sosta” e il “campeggio presso strutture agrituristiche” accolgono circa il 2,5% delle presenze ma, specialmente le seconde, sebbene non raggiungano l’1% delle presenze rilevate, sono indicate dal 43% come concorrenti con una offerta del tutto simile a quella dei campeggi.

Sebbene la normativa regionale ponga limiti precisi all’attività agrituristica all’aperto, gli agriturismi sottostanno a norme e regole sanitarie diverse sia per quanto riguarda le aree strettamente destinate al pernottamento, sia per le aree comuni edificate. Ma il problema potrebbe non essere solo questo in quanto allo stesso tempo sembra di potere affermare che esista anche una parte di elusione delle stesse norme dell’agriturismo considerato che Agriturist, associazione degli agriturismo di Confagricoltura, indica chiaramente l’esistenza di “campeggi in fattoria, o agricampeggi, gestiti dallo stesso imprenditore agricolo ma al di fuori delle norme sull’agriturismo (che limitano il numero di piazzole e di ospiti), e quindi di maggiori dimensioni e con servizi diversificati. E’ bene dunque, all’atto della prenotazione, informarsi precisamente sul tipo di organizzazione degli agriturismo con campeggio”.

Occorre quindi una verifica urgente delle realtà che effettivamente ospitano il turismo open air e se non esistano forme di elusione, tra le pieghe di leggi che fanno capo ad amministrazioni diverse (assessorato Turismo e Assessorato Agricoltura)

Normativa sull’agriturismo

L.R. 17 ottobre 1994, n. 76
  – Disciplina delle Attività Agrituristiche

Art.2
 Definizione delle attività agrituristiche

1.b) ospitare stagionalmente in spazi aperti turisti campeggiatori dotati di tende o altro mezzo di soggiorno autonomo;

Art. 6
 Criteri e modalità d’esercizio delle attività agrituristiche

1.b) l’ospitalità in spazi aperti è consentita nelle zone montane e svantaggiate di cui alla Dir. C.E.E. 28 aprile 1975, n. 268, in aziende di estensione non inferiore a 2 ettari contigui di superfice agricola utilizzata (S.A.U.) con i limiti di 12 ospiti, 6 tende o altro mezzo di soggiorno autonomo e 2 ospiti per ettaro di superficie agricola aziendale. Nell’ambito delle aree diverse da quelle di cui sopra, l’ospitalità in spazi aperti è consentita solo in zone individuate dai Comuni.

Art. 10
 Norme igienico-sanitarie

  1. Gli spazi aperti devono inoltre possedere i seguenti requisiti:
- la superficie da destinare a tenda o altro mezzo autonomo di soggiorno deve essere non inferiore a 60 mq. distinta o meno in piazzola;
- la sistemazione di tale superficie deve essere a prova di acqua e di polvere, realizzabile anche con inerbimento del terreno;
- la superficie complessiva degli spazi aperti deve essere dotata di almeno un erogatore di acqua potabile, di idonea illuminazione e di un congruo numero di prese elettriche di corrente.

Campione: 74 strutture per complessivi 47.315 posti letto tra Campeggi, Villaggi Turistici, Parchi Vacanza, Agricampeggio, Aree attrezzate, corrispondenti ad un quarto della ricettività ufficialmente censita.

Numero di Campeggi e villaggi turistici in Toscana anno 2012: 241
Numero di posti letti in Campeggi e villaggi turistici in Toscana anno 2012: 176.345
Presenze ufficiali Campeggi e villaggi turistici in Toscana anno 2011: 5,8 milioni
Spesa stimata ospiti Campeggi e villaggi turistici in Toscana: 395 milioni di Euro
Numero aree di sosta in Toscana (stimate): 130 circa
Numero di agriturismi con ospitalità all’aperto dai siti delle tre principali associazioni (Agriturist, Terranostra, Turismo Verde): 9

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