La stagione 2014 nella percezione degli operatori ad inizio estate, rappresenterà ancora un momento di stasi per le presenze che non riescono a riprendersi, mentre qualche segnale positivo potrebbe aversi sotto l’aspetto reddituale (+1% circa).
Il risultato sembra essere caratterizzato da tre elementi: la domanda italiana, ancora fortemente vincolata dalla crisi; la domanda straniera, che cresce solo di pochi decimali; la qualità dei servizi, che vede il cliente orientato vero tipi di servizi messi a disposizione dalla struttura, rispetto alla classica autonomia dell’ospite delle strutture all’aria aperta.

Un momento di attesa per un futuro migliore che vede coinvolti principalmente i campeggi e i villaggi turistici , le classiche forme di ricettività all’Aria Aperta che caratterizzano l’offerta balneare toscana, ma anche le tipologie che si sono affacciate più di recente sul mercato, come gli agricampeggio (presenze -1%, reddito – 3%) e la aree di sosta (presenze e reddito – 1%), che almeno in fase previsionale, non sembrano riuscire a trasformare in prezzo competitivo e in numero di presenze un sistema normativo che li avvantaggia in termini di adempimenti ed oneri. Sono invece in controtendenza i valori delle aree attrezzate, sia come presenze sia come reddito (+7% entrambe), segnale anche questo di una nuova attenzione alla disponibilità di “servizi”, probabile sinonimo di ricerca di qualità.

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